Quando i social influenzano la pubblicità

Negli ultimi mesi in Ticino (e nel resto della Svizzera) son comparsi dei manifesti molto discussi di McDonald’s, che promuove le sue ultime offerte utilizzando dei meme.

I meme sono contenuti che nascono in rete, solitamente curiosi, attrattivi e/o demenziali, che sono diventati in breve tempo virali.

Tanto virali che osservando i post presenti fra le nostre amicizie su Facebook o su altri social, é improbabile non essere mai incappati in nessuno di questi.


a rendere virali queste immagini, é stato anche il fatto che da un “originale” sono nate tantissime intepretazioni o parodie, i meme più famosi sono quelli che ritraggono Willy Wonka, Boromir e Grumpy Cat, ma anche i politici come Obama o Trump non sono passati inosservati.

Con la nascita di questa tendenza, molti brand hanno cominciato ad utilizzare questo tipo di linguaggio per attirare clienti (in particolare rivolgendosi ad un target giovanile), fino a quando non si é iniziato a parlare di memevertising.

In Ticino la campagna di McDonald’s non é però la prima ad aver utilizzato i Meme, qualche anno fa anche il Dipartimento delle istituzioni se ne era servita per la campagna Guidi o bevi.

Gli esempi oltre Svizzera sono anche numerosi, la strategia é proprio quella di raggiungere un numero di utenti elevato, con un costo economico-creativo molto basso, cavalcando l’onda dei trend.

Cosa ne penso?

Nel caso di McDonald’s penso che la campagna non é stata forse particolarmente apprezzata perché non é stato utilizzato uno dei meme più riconosciuti (questo probabilmente per una questione legale).


Chiaramente non tutti i brand, né tutte le campagne si prestano ad utilizzare questi contenuti sui manifesti, bisogna avere un obiettivo e un target specifico, ed essere anche a livello di tempistica coerenti con quanto si pubblica (se oggi sono più utilizzati i meme con Willy Wonka, potrebbe essere compromettente usare Gangnam style con anni di ritardo…

A mio parere questo é solo il primo passo con cui i social influenzeranno le pubblicità fuori dallo schermo, bisogna saper cogliere il momento giusto, utilizzare la creatività, ma anche saper quando é meglio non creare una campagna basata sul memevertising.